Nell’uso quotidiano degli strumenti digitali in azienda, si accumulano centinaia di file, backup, email e documenti sparsi in cartelle, cloud, desktop e dispositivi personali. Il problema? Tutti questi dati, se non più utili, diventano un rischio.
Ogni dato in più è un potenziale bersaglio per chi cerca informazioni sensibili, ed è anche più difficile da proteggere. Ecco perché la pulizia digitale è una buona abitudine, semplice ed efficace.
5 pratiche per fare pulizia digitale in azienda:
- Elimina i file non più necessari
Rivedi periodicamente i file salvati sul desktop, in cartelle locali o nel cloud. Se non ti servono più, eliminali. Se sono importanti ma non usati, archiviali in un luogo protetto. - Svuota regolarmente le cartelle condivise
Spazi comuni come Dropbox, Google Drive o cartelle di rete aziendali diventano facilmente “discariche digitali”. Organizza, sposta ciò che serve, cancella ciò che non è più utile. - Rimuovi backup vecchi e ridondanti
Molti fanno backup… e poi non li cancellano mai. Tieni solo quelli necessari e aggiornati, cancella le versioni obsolete. Più spazio, meno confusione, meno rischio di esporre dati inutili. - Controlla le email e gli allegati
Archivia o elimina vecchi allegati e messaggi che contengono dati sensibili. Meglio usare sistemi dedicati alla condivisione sicura, evitando che restino visibili nelle caselle di posta. - Educa il team alla pulizia digitale
Condividi queste buone pratiche con colleghi e collaboratori. Tutti possono contribuire alla sicurezza, semplicemente liberando spazio.
Mantenere solo ciò che è necessario aiuta a ridurre il rischio di violazioni, semplifica la gestione dei dati e migliora la sicurezza complessiva.