Penetration test o monitoraggio continuo? la sicurezza informatica non è una foto da incorniciare

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Immagina di voler capire se casa tua è al sicuro. Chiami un esperto, lui bussa alle porte, controlla le finestre, prova a entrare. Ti dice che per ora è tutto a posto. Bene, ma… se domani dimentichi una finestra aperta? Ecco, il penetration test funziona un po’ così.

Il Penetration Tester, o Pentester per gli amici, è quel professionista che simula un attacco hacker per mettere alla prova la sicurezza dei sistemi aziendali. Un lavoro serio, importante, e spesso anche molto costoso.

Quanto costa un penetration test?

In Italia, i prezzi possono variare parecchio. Per un test serio, parliamo di cifre tra i 5.000 e i 20.000 euro. Se si tratta di una rete interna o di un’applicazione web, si può arrivare anche a 30.000 euro.
Certo, dipende dalla complessità e dal tipo di infrastruttura, ma per una piccola o media impresa non è una spesa da poco.

Il vero punto, però, non è solo il costo. È che il penetration test è una foto istantanea, scattata in un momento preciso. Il giorno dopo può esserci una nuova vulnerabilità, un software da aggiornare, una password troppo debole… e quella foto non serve più a nulla.

Il test è utile, ma non basta

Oltre al fatto che è costoso e tecnico, il penetration test richiede tempo, risorse e competenze. E spesso, se non è fatto con attenzione, può anche rallentare le attività aziendali.

In pratica, è come fare il tagliando alla macchina una volta l’anno sperando che non succeda nulla nel frattempo.

Cosa fare allora?

Affiancare al penetration test un sistema che monitora la rete aziendale in modo continuo. Che ti avvisa quando c’è qualcosa che non va. Che ti parla in modo chiaro, senza costringerti a decifrare linguaggi da ingegneria spaziale.

Esiste? Sì, si chiama AmicoHacker.

È un dispositivo che si collega alla rete e controlla costantemente cosa succede. Se trova una vulnerabilità, ti manda un’email. Ma non una di quelle incomprensibili piene di sigle: una spiegazione chiara, scritta come se fosse fatta apposta per te.

Perché piace ai DPO e ai consulenti privacy?

  • Non devono interpretare report troppo tecnici

  • Possono mostrare al management che la rete è monitorata, ogni giorno

  • Hanno uno strumento concreto per dimostrare la conformità al GDPR e alla NIS2

  • Possono risparmiare tempo (e grattacapi)

La sicurezza non è qualcosa che si controlla una volta all’anno. È un processo da tenere d’occhio ogni giorno.
E con AmicoHacker, farlo non richiede sforzi né competenze da hacker. Basta leggere un’email.

Un modo semplice, diretto e finalmente alla portata di chi ha il compito (non sempre facile) di garantire che tutto sia davvero al sicuro.

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