Una delle domande che spesso ci viene posta è questa: “Se il DPO suggerisce l’uso di AmicoHacker, si crea un conflitto di interessi?”
La risposta è semplice: no.
Il DPO ha il compito di vigilare e consigliare il titolare su come garantire la conformità al GDPR. Questo significa anche segnalare strumenti utili e terzi, come AmicoHacker, che possano rafforzare le misure di sicurezza.
Il Regolamento è molto chiaro su questo punto:
- Art. 38, par. 2 GDPR → il titolare deve fornire al DPO le risorse necessarie per svolgere i suoi compiti, comprese quelle tecniche.
- Art. 39, par. 1, lett. b e c GDPR → il DPO deve sorvegliare e consigliare sulle misure tecniche e organizzative adottate.
Ecco perché l’uso di AmicoHacker non rappresenta un conflitto di interessi, ma un supporto concreto per chi svolge questo ruolo delicato, soprattutto quando il DPO non ha un profilo tecnico e deve comunque vigilare con strumenti adeguati.
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